Il pavimento galleggiante può rientrare nella definizione di sopraelevato in quanto prevede l’utilizzo di strutture metalliche o dispositivi che ne consentano la posa in opera, distanziati dal fondo iniziale, utilizzando genericamente supporti chiamati “piedini” ad altezza fissa oppure regolabile, autolivellanti o no dove possano essere previste pendenze oppure modeste irregolarità di planarità; la pavimentazione consigliata è sempre di materiale avente uno spessore e portata consona alla destinazione d’uso: genericamente gres ad alto spessore, pavimentazioni in calcestruzzo etc., che possano garantire una sicurezza e durevolezza appropriata.
Nel cosiddetto plenum (lo spazio che si viene a creare nel sottopavimento) vengono nascosti cavi elettrici, collegamenti per reti informatiche e tubazioni idriche. Si tratta quindi di pavimentazioni spesso utilizzate in negozi e uffici.
I pavimenti galleggianti, sono particolarmente funzionali poiché velocizzano gli interventi di manutenzione e la modifica di cablaggi, tubature e connessioni nel tempo (grazie alla smontabilità a secco del sistema), senza la necessità di modifica delle opere murarie, limitando di conseguenza i tempi e i costi degli interventi.
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